I risvolti positivi di una sincronizzazione “perfetta”
É inimmaginabile guardare un film privo di colonna sonora. Già da questa prima affermazione è possibile comprendere l’importanza dell’operazione dell’integrazione della canzone all’interno della sceneggiatura. Metodologia molto delicata che consiste, per l’appunto, nel far coincidere le sensazioni evocate dal testo della canzone e il suo ritmo con le immagini e il dialogo di una specifica scena del film. Tuttavia, questa integrazione è molto importante anche per i titolari di copyright sulla canzone, essendo fonte di notevole guadagno, come qui di seguito verrà illustrato.
L’opera musicale, attesa la sua natura esclusiva, assoluta ed opponibile erga omnes, per poter essere legittimamente riprodotta, utilizzata e sincronizzata richiede il consenso del titolare dei relativi diritti e il pagamento delle relative royalties[1].
Al fine di determinare a chi debba essere chiesta la licenza ed essere pagate le royalties, è necessario tenere presente che una canzone racchiude in sé due tipologie di copyright, appartenenti ad individui potenzialmente differenti: (1) sulla composizione (il testo e la melodia), diritto che fa capo all’autore e editore; (2) sulla registrazione della canzone (il modo in cui la canzone viene interpretata), diritto che fa capo alla casa discografica. Pertanto, nel caso in cui si voglia riprodurre la composizione (anche su piattaforme streaming), fare un concerto oppure sincronizzarla, si dovrà pagare una royalty al compositore, editore, e casa discografica.
In particolare, il diritto di sincronizzazione consiste nel diritto di abbinare o di associare opere musicali o fonogrammi con opere audiovisive e si attua con la loro fissazione in sincrono con una sequenza di immagini[2].
Ebbene, tale diritto per poter essere esercitato legittimamente da colui che intende utilizzare un brano musicale come colonna sonora di immagini visive richiede il rilascio di un’apposita licenza di sincronizzazione. L’ammontare dell’importo della licenza varia a seconda di come la canzone è usata (es. durante i titoli di apertura, titoli di coda), della lunghezza del segmento usato (es. tutta la canzone o solo una sua parte), della popolarità della canzone e del budget del produttore dell’opera audiovisiva[3]. Giusto per avere un’idea sul range dell’importo che può avere una licenza di sincronizzazione: se un brano musicale piuttosto famoso dovesse essere sincronizzato con i titoli di apertura di un film prodotto da una nota casa di produzione cinematografica l’importo potrebbe variare da un minimo di 75.000,00 dollari ad un massimo di 400.000,00 dollari[4].
Oggigiorno, il potere della sincronizzazione, grazie anche alla proliferazione delle piattaforme streaming (come Netflix, Amazon Prime Video, Disney +) e alla maggior capacità e sensibilità dei music supervisors, è accresciuto in maniera considerevole, tanto da diventare una delle fonti più importanti degli introiti del titolare del brano musicale, un trampolino di lancio per tutti quei brani che altrimenti potrebbero non emergere, nonché un mezzo per riscoprire quei vecchi brani che ci tormenteranno per i prossimi anni (nuovamente)[5].
Al fine di far capire meglio il potere della sincronizzazione, si riporta l’esempio della canzone “Running Up the Hill” di Kate Bush del 1985 utilizzata all’interno della quarta stagione della serie TV “Stranger Things.”
In breve, il singolo è stato integrato all’interno di una scena cruciale e ricca di pathos del telefilm, ossia quando Max, in lutto per la morte del fratellastro Billy, ascolta a ripetizione il classico di Bush e alla fine la canzone metaforicamente le salva la vita.
La canzone, come spiega il Music Supervisor, era cruciale non solo per la trama, ma anche per il simbolismo del testo “deal with God” (un miracolo improbabile), che la rendeva perfetta per il momento drammatico che stava vivendo Max, e pertanto era necessario assicurarsi la licenza[6]. Dal momento che Kate Bush è risaputo essere molto selettiva quando si tratta di concedere licenze per la sua musica, allora il Music Supervisor si è premurato di farle avere pagine del copione e filmati da visionare cosicché potesse avere maggiore contezza di come il suo pezzo sarebbe stato usato[7]. Dopo lunghe trattative, Bush ha concesso il permesso.
Alla fine questa sincronizzazione, sudata e studiata nei minimi particolari dal Music Supervisor, si è rivelata un grande successo per Bush.
Infatti, l’autrice non solo ha guadagnato grazie alla licenza di sincronizzazione, ma ha potuto anche beneficiare dei conseguenti aumenti di streams all’interno delle piattaforme come Spotify e Apple Music (in un mese il brano ha generato 2,3 milioni di dollari di royalties per lo streaming)[8]. Inoltre, come spesso accade quando le vecchie canzoni diventano virali, l'interesse per "Running Up That Hill" ha portato i consumatori a cercare anche altri brani dell'artista. Ad esempio, c’è stato un grande aumento dell’ascolto dei brani come "Babooshka" e "Wuthering Heights”[9].
In conclusione, non è da sottovalutare il potere di una sincronizzazione “perfetta,” dal momento che può comportare per il titolare di diritti di copyright su una canzone non solo un guadagno immediato in termini di licenza concessa (cosa già positiva), ma anche degli ulteriori successivi benefici in termini di royalties a cascata, ad esempio da Spotify, Apple Music, TikTok, e banalmente la radio.
dott.ssa Paola Colle
CANTALUPPI&PARTNERS
[1] Ex multis Cass. sez.1, 12.12.2017, n.29811
[2] Ibidem.
[3] All You Need to Know about the Music Business, D. Passman. A titolo informativo si fa presente che detta licenza non si applica alle pubblicità radiofoniche o podcast proprio perché non vi sono elementi visivi con cui il brano può essere sincronizzato, ma in questo caso si parla di transcription license”.
[4] Ibidem.
[5] https://www.theguardian.com/music/2022/jul/12/that-syncing-feeling-how-stranger-things-supercharged-the-music-industry
[6] https://variety.com/2022/music/news/stranger-things-kate-bush-running-up-hill-1235282576/
[7] https://variety.com/2022/music/news/stranger-things-kate-bush-running-up-hill-1235282576/
[8] https://www.rollingstone.co.uk/music/news/kate-bush-running-up-that-hill-streams-stranger-things-season-4-netflix-18029/ , Spotify ha reso noto che gli stream di "Running Up That Hill" Bush sono aumentati del 153%.
[9] https://www.hollywoodreporter.com/business/business-news/kate-bush-stranger-things-sync-warner-music-1235197021/