Invicta vs. Invictus
Invicta S.p.A. è riuscita a vincere l’opposizione contro la registrazione del marchio , a nome del Principe Harry, rimanendo così… “imbattuta”.
Invicta S.p.A. è una nota azienda torinese per la produzione di sacche e borse, diventate un simbolo cult degli anni Ottanta. Ironicamente è nata in Inghilterra nel 1906 per poi a partire dal 1921 essere trasferita in Italia[1].
Invictus Game Foundation, è, invece, una fondazione che è stata creata dal Principe Harry proprio per supportare e controllare le edizioni degli Invictus Games, ossia quell’evento sportivo che prevede la competizione tra veterani di guerra che hanno contratto disabilità permanenti in servizio[2].
Invictus Game Foundation, il 16 marzo 2019, presentava domanda di registrazione del marchio presso l’Ufficio marchi inglese (UKIPO) rivendicando prodotti di abbigliamento (classe 25).
Da qui si scatenava la reazione immediata di Invicta S.p.A., che presentava tempestivamente opposizione contro , lamentando la forte somiglianza fra i due marchi in conflitto, nonché fra i prodotti rivendicati.
L’opposizione veniva quindi accolta dall’esaminatore marchi inglese. Infatti, l’autorità competente rilevava come vi potesse essere un forte rischio di confusione all’interno del pubblico dei consumatori di riferimento nell’eventualità in cui il marchio del Duca di Sussex venisse accolto.
In particolare, l’esaminatore evidenziava quanto segue[3]. Anzitutto, entrambi i marchi rivendicavano prodotti identici, ossia abbigliamento (classe 25). Secondariamente, come è possibile anche notare dalla comparazione sotto riportata (fig.1), i marchi sono simili sia dal punto di vista visivo, condividendo le prime sei lettere (I-N-V-I-C-T), che fonetico, avendo in comune le prime due sillabe (IN-VIC), che concettuale, veicolando il medesimo significato di “imbattuto”.
Marchio dell’opponente | Marchio del richiedente |
INVICTA |
(fig. 1)
Infine, il marchio “INVICTA” è un marchio forte, dal momento che il suo significato di “imbattuto” è nettamente scollegato dalla tipologia di prodotti rivendicati, ossia abbigliamento. Pertanto, il marchio gode di un’ampia tutela rispetto ad ogni tipo di variazione, più o meno importante, apportata dai marchi posteriori.
Quindi, sulla base di dette risultanze, l’UKIPO rigettava la domanda del marchio e condannava il Duca di Sussex a versare £ 1.600,00 a favore di Invicta S.p.A.
CANTALUPPI&PARTNERS
Dott.ssa Paola Colle
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Invictus_Games
[3] https://www.ipo.gov.uk/t-challenge-decision-results/o44822.pdf