Per gli studi legali è iniziata la campagna d’Africa

Per gli studi legali è iniziata la campagna d’Africa

“L'obiettivo principale del progetto è di potenziare il commercio intra-africano che, dal 15% attuale, si prevede potrebbe salire a oltre il 50% entro il 2022” spiega Nicla Picchi, fondatrice e managing partner dello studio legale Picchi, Angelini & Associati “Ma per ottenere questo risultato saranno necessari profondi cambiamenti nell'organizzazione produttiva dei Paesi africani, ancora eccessivamente orientati all'esportazione di materie prime, e insufficientemente attrezzati per la trasformazione in loco. La realizzazione di un progetto tanto ampio farà inevitabilmente i conti con una serie di problematiche assai complesse. In primo luogo la mancanza di armonizzazione. Il continente africano conta attualmente più di 14 comunità economiche regionali, alcune delle quali sono state dichiarate in grado di raggiungere un alto tasso di integrazione, mentre altre sono rimaste in uno stato embrionale. Se davvero l'obiettivo è favorire il "made in Africa" sarà indispensabile, per il successo dell'AfCfta, che Unione Africana coordini e armonizzi l'ambiente normativo, elaborando rapidamente regole comuni in vari ambiti: dalle caratteristiche tecniche dei prodotti, al diritto commerciale, alle regole di origine, e così via. Un altro aspetto problematico riguarda l'inadeguatezza delle infrastrutture. Il continente africano ha una scarsa estensione della rete stradale asfaltata, le ferrovie sono obsolete, il trasporto aereo ha costi elevati; inoltre, nonostante il grande potenziale che detiene, sconta gravi crisi energetiche: anche nelle due maggiori economie del continente (Sudafrica e Nigeria) le ripetute interruzioni nell'erogazione dell'energia elettrica rallentano significativamente il processo di industrializzazione”.

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