Workshop “Wind Power”

Workshop “Wind Power”

Estratto dall’intervento dell’avv. Nicla Picchi al workshop “Wind Power” organizzato dal Consiglio di territorio Lombardia Est di Unicredit presso la sede del CSMT il 18 aprile 2012.

 

Il nostro territorio ha una lunga tradizione nella subfornitura, settore che nei decenni passati ha contribuito in modo determinante all'impetuosa crescita economica dei nostri distretti. La flessibilità, la ricerca della qualità, la capacità di adattarsi alle esigenze dei committenti sono state le caratteristiche vincenti delle nostre imprese. Caratteristiche che non sono venute meno, ma il cui mantenimento nel tempo oggi è reso molto più complesso dalla rapida evoluzione tecnologica e dal continuo ingresso sul mercato internazionale di nuovi competitors (specie dai Paesi emergenti … anche se sarebbe più corretto parlare di Paesi “emersi”!).
Questa competizione impone alle nostre imprese subfornitrici un rapido e costante adeguamento all'evoluzione tecnologica, e un graduale spostamento dall'area dei componenti di medio-basso valore a quello della fornitura di assiemi e componenti complessi, a maggior valore aggiunto.
Per queste imprese è di fondamentale importanza disporre, con sufficiente anticipo, delle informazioni necessarie per restare al passo con l’evoluzione delle tecnologie e della conoscenza nella filiera all'interno della quale si trovano inserite.
L’accesso ad una serie di informazioni qualificate consente alle imprese di elaborare in modo più mirato le strategie di medio-termine, di pianificare per tempo gli investimenti necessari per rispondere alle nuove esigenze tecnologiche dei committenti, di avviare i processi necessari per accrescere le loro competenze su specifici aspetti delle tecnologie implicate nelle traiettorie di sviluppo della loro filiera.
In certi casi, tuttavia, le dimensioni o la struttura organizzativa delle imprese possono rendere difficile l’accesso tempestivo a queste informazioni. Ma anche le imprese più strutturate non sempre sono in grado di individuare con facilità gli scenari in divenire dell’evoluzione tecnologica di medio-lungo termine.
Partendo dalla presa d’atto di questa necessità, il nostro Consiglio di Territorio ha ritenuto che una risposta utile potesse venire dall’organizzazione di incontri con players mondiali che fossero disposti ad affrontare, in un’ottica di medio-lungo termine (ovviamente, senza pretendere che ci rivelino segreti aziendali), temi centrali come: le prospettive di mercato nel loro settore, le tendenze evolutive delle tecnologie e dei materiali, la prevedibile struttura futura della catena di fornitura, l’evoluzione del ruolo delle imprese sub-fornitrici, le caratteristiche che queste dovranno avere per essere competitive negli scenari futuri.
Dal punto di vista settoriale abbiamo scelto di focalizzare la nostra attenzione sulle produzioni collegate alle energie rinnovabili, che riteniamo possano rappresentare una grande opportunità di diversificazione produttiva per le imprese del nostro territorio. L’eolico è il settore dal quale abbiamo deciso di partire, con il workshop di oggi.
L’evento è stato strutturato in modo da facilitare un dialogo aperto e diretto tra i rappresentanti dei players mondiali e le imprese partecipanti (abbiamo scelto di limitarne il numero proprio per questo); altro aspetto che ci è parso importante è stato quello di prevedere, in questo dialogo, un ruolo per i rappresentanti del mondo accademico e della ricerca, perché riteniamo che anche facilitare il confronto tra questo mondo e le imprese sia un obbiettivo da perseguire con determinazione.
Sono convinta che l’iniziativa del nostro Consiglio di Territorio - sostenuta fin da subito e con entusiasmo dai responsabili di Unicredit - vada nella direzione giusta: la rapidità di individuazione delle traiettorie dello sviluppo tecnologico, e la capacità di selezionare le informazioni rilevanti, sono aspetti sempre più centrali nello sforzo che le imprese devono affrontare per mantenere e aumentare la loro competitività. Ma la velocità dei cambiamenti, nel nostro mondo globalizzato, rende questo sforzo particolarmente complesso.
Riprendendo la famosa immagine proposta da Eric Schmidt (il patron di Google), ogni 48 ore nel mondo si produce una quantità di informazioni pari a tutte quelle che sono state prodotte dall’inizio dell’umanità fino al 2003!
Questa enorme mole di informazioni, in continua crescita esponenziale, presuppone però una sempre maggiore capacità di individuazione, selezione e comprensione, oltre che di gestione.
Recentemente, in un’intervista a Georges Nahon, direttore dell’Orange Lab, ho trovato citato un altro dato impressionante: ogni 18 mesi raddoppia il volume delle informazioni che un’impresa dovrebbe gestire, mentre nello stesso periodo la sua capacità di gestirle aumenta mediamente del 3%.
Sono dati che devono farci riflettere, da molti punti di vista.
In primo luogo devono far riflettere le imprese: sulla loro organizzazione, sulla loro dotazione tecnologica, sui loro investimenti nelle competenze. Ma sono dati che devono far riflettere anche tutti coloro che - in diversi ambiti - si pongono l’obbiettivo di supportare le imprese nella loro sfida quotidiana per la competitività, sfida che (mi voglio ripetere) si giocherà sempre di più sulla qualità e quantità di informazioni strategiche che le stesse riusciranno a individuare e metabolizzare, e sulla rapidità e la precisione con la quale sapranno gestire questo processo.
C’è davvero molto da fare. Con questa iniziativa, noi ci auguriamo di aver dato un utile contributo, e magari uno spunto interessante per altre iniziative che possano andare nella stessa direzione.

 

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